Non è passato tanto tempo da quando l’espressione “borse false” faceva subito pensare a riproduzioni alterate in plastica e materiali poco pregiati dei modelli best seller del lusso, come Louis Vuitton, Gucci e Fendi.
I modelli contraffatti con loghi un po’ distorti in primo piano, rivestimenti esterni scadenti e fodere interne davvero cheap, erano l’emblema della falsificazione degli accessori di pelletteria.
Lungo le strade delle principali citta italiane, soprattutto durante la stagione estiva, non è inusuale trovare ambulanti che, a poco prezzo, espongono ai tanti passanti e turisti l’ultimo modello di borsa fashion griffata.
Un mercato nero molto fiorente che accontenta, purtroppo, i tanti amanti del design di lusso, ma che non si possono permettere un acquisto a tanti zeri.
Oggi, però, il mercato sta cambiando ancora, e l’attenzione dei produttori e commercianti di falsi si sta spostando verso borse firmate da stilisti di fama minore o da talenti emergenti.
Non è raro, quindi trovare nei mercatini del falso modelli celebri di bag firmate Michael by Michael Kors, oppure Tory Burch.
Che la crisi abbia colpito anche il mercato nero dei falsi d’autore?
Secondo un’analisi condotta dal magazine WWD direttamente sulle strade di New York, un palcoscenico di spicco per quanto riguarda la contraffazione, il giro di vite messo in atto dalle autorità locali in sinergia con i principali brand del lusso ha messo alle corde, e non poco, i tanti falsari, che si ritrovano a dover ampliare i propri portafogli d’offerta, abbassando il tiro dei prodotti offerti.
Una riflessione, però, sorge spontanea: se i marchi emergenti del lusso propongono prodotti originali, a prezzi accessibili, proponendo sconti e promozioni durante il periodo dei saldi, è forse meglio risparmiare su altro, e concedersi il prestigio di una borsa vera, ben confezionata e duratura nel tempo?