La conferma è arrivata: Reed Krakoff ha ufficialmente annunciato la sospensione delle attività di design, produzione e distribuzione dell’omonima linea di accessori, in attesa di nuovi investimenti per fare tornare a galla i conti economici e dare una nuova spinta alla macchina produttiva.
Le insistenti voci che erano trapelate sulle pagine dei principali magazine del settore fashion, hanno purtroppo trovato riscontro, andando ad allungare la triste serie di giovani brand del settore high luxury che, chi in maniera totale, chi solo parzialmente, chiudono le saracinesche dei propri stabilimenti.
Solo a febbraio, infatti, il brand C.Wonder aveva definitivamente detto addio al mondo dell’alta moda, fermando la produzione, liquidando tutto l’inventario e mettendo il chiavistello ai punti vendita.
A ruota è stato poi il turno del marchio Kate Spade Saturday che ha dovuto rinunciare ai propri stores monomarca, ma che rimane ancora aggrappato al mercato attraverso la propria piattaforma di e-commerce ed al prezioso network di retail stores.
Cosa accomuna la brusca frenata di quelli che sembravano 3 grandi promesse del nuovo lusso?
La consapevolezza del consumatore è cresciuta, e la sola promessa di un brand top di gamma, immagine di prestigio e lifestyle, non è più sufficiente a guidare l’acquisto: il cliente si riscopre esigente, attento ai contenuti ed all’heritage, un valore profondo sinonimo anche di capacità, storicità ed esperienza.
Per Reed Krakoff, tuttavia, non tutto è perduto: con l’arrivo di capitali freschi e nuovi investimenti, il brand potrebbe ripartire, anche se, in questo caso, sarebbe consigliabile ragionare ad una strategia più misurata ed accessibile.