I mondi della moda si incontrano e si scontrano, dando vita a mix culturali avvincenti: anche due universi così lontani anche in fatto di gusto e stile, come Italia e Russia, grazie a realtà imprenditoriali visionarie trovano un punto di incontro.
È la storia della bella Nataliya Bondarenko una giovane ragazza di origini russe, dal viso di bambina e dall’anima da guerriera, che, nonostante la giovane età, solo 26 anni, ha già un solido bagaglio di esperienze.
Enfant prodige, ex campionessa di tennis, oggi moglie di uno degli uomini più facoltosi di Russia, mamma di due bambine, e, ça va sans dire, grande amante del lusso.
L’amore per la moda e la voglia di mettersi in gioco, spingono Nataliya a produrre una propria linea di accessori di pelletteria, mettendo alla prova le proprie capacità artistiche ed imprenditoriali.
Nasce così Rubeus, termine latino che significa Rubino: un brand di accessori che promette di far parlare molto di sé.
Non solo design sofisticato, distribuzione accurata ed elitaria e materiali pregiati, come il coccodrillo ed il pitone: tutto nelle borse griffate Rubeus, trasuda prestigio.
Sarà forse perché, dalla lontana Russia, la bella Nataliya Bondarenko ha deciso di venire a produrre le proprie it bags proprio in Italia, più precisamente a Milano?
Secondo la talentuosa giovane imprenditrice, infatti, la capitale italiana della moda non avrebbe eguali in quanto a capacità artigianale e manifatturiera nel settore delle borse di alta gamma.
L’eleganza italiana, poi, sposa anche la tendenza più in voga tra i veri top spender russi: il low profile.
Tradotto: stop ai loghi all over e tensione verso la scoperta di brand emergenti e meno convenzionali.