Dopo 17 lunghi anni trascorsi in carcere con la pesante accusa di essere la mandante dell’omicidio di suo marito, Maurizio Gucci, Patrizia Reggiani ritrova nuova linfa vitale, ironia della sorte, proprio nel settore della moda.
È insieme a Bozart, infatti, atelier milanese icona nella produzione di bijoux di lusso, che Patrizia pone le basi di un nuovo inizio, presentando in occasione della Milano Fashion Week una capsule collection di borse e gioielli.
E mentre in contemporanea, altrove, sfila la collezione della maison Gucci, nello showroom di via Magnagni va in scena l’atteso grande ritorno alla vita pubblica di Patrizia.
Le quattro bag e gli accessori preziosi, che compongono la collezione “Bozart by Patrizia Reggiani Gucci” realizzata per la prossima primavera estate, trasudano nei colori e nelle forme tutta la creatività e la sensibilità della vedova dell’impero Gucci, ormai passato in mani francesi.
Sono evidenti, infatti, i richiami al tanto amato pappagallo Bo, compagno inseparabile di Patrizia, nei colori cangianti ed esotici, nei plissè eleganti di morbida pelle e nei dettagli preziosi delle borse, elaborate negli ultimi 4 mesi di reinserimento nel tessuto sociale.
Patrizia, che si è sempre dichiarata innocente gridando al complotto, ha espresso alla stampa tutta la soddisfazione per il suo debutto nel mondo della moda, settore che l’ha sempre affascinata ma a cui non ha potuto prendere attivamente parte per via del proprio status familiare.
Appare serena Patrizia, distinta e raffinata in un vivace completo rosa acceso. Parla a ruota libera della propria famiglia, della madre, delle tanto amate figlie Allegra e Alessandra e dei nipoti.
Tra un aneddoto e l’altro della propria vita in carcere, all’insegna dell’eleganza e dell’amore per gli animali, lancia un messaggio di speranza per il proprio futuro, auspicando in un nuovo, splendente, percorso di successo personale e professionale.